Nel 2001 impianto di protesi al ginocchio sinistro che andò bene fino al 2005 quando, per frattura dovuta ad incidente stradale ha dovuto reimpiantare la protesi.
Non andò bene e per il dolore persistente nel 2006 dovette espiantare e reimpiantare. Anche questo impianto procurava dolore per cui nel 2008 ha rifatto l’impianto.
Anche questa protesi le causa dolore. Ha fatto tre scintigrafie. L’ultima, con leucociti marcati, evidenzia una zona periprotesica dove l’accumulo del radioisotopo è intenso e persistente.
L’immagine può essere l’espressione di un focolaio batterico cronico profondo.
Sottoposta a due cicli di terapia iberbarica ha avuto un periodo di miglioramento della sintomatologia dolorosa ma ora pare vi sia una recrudescenza.
Deambula con l’aiuto di bastoni ad appoggio antibrachiale. Dagli esami di laboratorio fatti ultimamente risulta un aumento della VES, una Rx di controllo mette in evidenza una reazione esostosica in corrispondenza della punta dello stelo protesico tibiale e una reazione periostale laterale sul tratto di tibia protesizato.
Avendo subito già altri interventi di espianto-reimpianto non è psicologicamente disposta ad un altro intervento chirurgico.
In attesa di un Vs. riscontro.
Ringrazio anticipatamente.
Giuseppe, Cosenza
Risponde il dottor Stefano Tornago
Molto probabilmente la protesi è infetta. Non c’è possibilità di risolvere il problema senza espiantare la protesi. Infatti nell’interfacia osso protesi i batteri trovano un terreno in cui possono resistere più facilmente agli attacchi del sistema immunitario e degli antibiotici.
Solo espiantando la protesi, mettendo uno spaziatore temporaneo con antibiotico, facendo una terapia antibiotica mirata e protratta per mesi, si può sperare in una guarigione.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti