Buongiorno,
sono un giovane sportivo di 35 anni al quale è stato da poco diagnosticato attraverso un RX Anca DX e SX la coxartrosi, e più precisamente:
Non sono evidenti lesioni ossee focali di natura traumatica o di significativo evolutivo. Bilateralmente si riconoscono minime note coxartosi con sclerosi dei tetti acetabolari. D’ambo i lati è presente modica salienza del profilo supero-laterale della testa femorale; tale reperto è più accentuato a destra. Buono il trofismo osseo. Non si riscontrano calcificazioni abnormi a livello dei tessuti molli.
A seguito di tale esame il mio medico mi ha prescritto un secondo esame diagnostico: RMN anca DX con mezzo di contrastro intrarticolare, dal quale si evince la seguente diagnosi:
Il segnale proveniente dalle componenti scheletriche appare nei limiti della norma. La testa femorale di sinistra presenta alterazione morfologica con perdita della normale sfericità, aspetto CAM e discreto BUMP in sede supero anteriore. La rima coxofemorale è di ampiezza ridotta con erosioni del panno condrale espressione di una sofferenza senza edemi subcondriali in sede superiore. Il labbro valutato prima e dopo la somministrazione i.a. di MdC è ipoplasico e disomogeneo in sede superiore e anteriore con quadri di lesione di tipo 2-3a. Normali nella rappresentazione le componenti legamentose, non si evidenziano sovradistensioni dei recessi capsulari o patologiche inserzioni della capsula. Non sono apprezzano alterazioni di segnale a carico delle componenti iserzionali di piccolo e grande trocantere. Non ispessimento patologiche o segni di sofferenza del tensore della fascia lata o segni di borsite peritrocanterica. Angolo alfa di 62°, angolo di antiversione di 9°.
Preciso , inoltre che non percepisco un dolore costante è importante alla natica e inguine destro, ma lo avverto solo quando pratico running, stretching, effettuo extra-rotazione dell’anca dx e quando dormo sul lato sinistro.
Inoltre negli ultimi due anni, nel periodo invernale avverto un forte dolore nella deambulazione, nell’uscire dall’autovettura in extra-rotazione e nel salire le scale.
Vorrei sapere se ci sono altri tipi di esami per la certezza della diagnosi e che cosa posso fare per riprendere le mie attività sportive, ed evitare la protesi?
Effettuando un intervento in atroscopia potrei aver dei vantaggi?
Se sì, quali?
Ps . se le occorrono delle foto delle RX o RMN per maggior dettagli, sono lieto di fornirle.
Cordiali Saluti
Tonino, Milano
Risponde il dottor Stefano Tornago
Gli esami diagnostici sono sufficienti.
Bisognerebbe valutare la RM per esprimere un giudizio sulla possibilità di intervenire artroscopicamente.
Penso che comunque, dalle notizie che mi ha fornito, sia più un problema risolvibile in artrotomia.
Non è necessaria una protesi, ma un intervento chirurgico atto a correggere il conflitto a CAM.
Questo intervento dovrebbe migliorare la situazione ed allontanare la protesizzazione.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti